Materia e memoria. Il fuoco come alchimia del gesto.
L’encausto è una tecnica antica, che impiego per restituire alla pittura un senso di sacralità e
trasformazione.
Attraverso la fusione di cera e pigmenti, il colore diventa materia viva: trattiene la luce, custodisce
il tempo, sedimenta emozioni.
In questo processo, ogni strato si sovrappone come una traccia del passato, mentre il calore del
fuoco — elemento alchemico per eccellenza — trasforma e sigilla.
Il gesto rallenta, si fa essenziale, meditativo. È un dialogo intimo con la superficie, in cui la pittura
si radica, si stratifica, si fa carne.
Nel mio percorso, l’encausto rappresenta un ritorno alla sostanza, alla memoria profonda, alla
permanenza.
Una voce più terrena e ancestrale che, pur differente nella materia, vibra dello stesso intento
spirituale che attraversa tutta la mia ricerca artistica.
